FIOCA
Bianca sottile poi grossa….si va a scuola stamattina? Imbottito nel mio piccolo paltò, si partiva a piedi con la cartella di cuoio, lungo Viale Gorizia, con la sciarpa che arrivava quasi agli occhi e i cotorni neri di plastica lucida….
Guidato dalla mano di mia madre provavo a chiudere gli occhi per sognare mentre la neve cadeva sugli esili alberi del viale, la casa dei Panizzardi, poi quella di Buratto, l’Orto Botanico con le rose coperte di neve, e poi la mia scuola antica, il De Amicis.
Il maestro Baroni spiegava e io guardavo le grandi finestre dell’ottocento con i vetri imperfetti, sognando il pomeriggio quando quella neve sarà tutta mia.
Un prato con cinquanta bambini, mezzo metro di neve, il treno caffettiera che fischiava con quelle grandi ruote rosse.
La neve degli anni 60, tanta, che mia madre ci faceva una scodella di granita siciliana aggiungendo granatina o marsala con un po di zucchero.
Alle 4 del pomeriggio usciva la Wilma con la merenda per Claudio: una fetta di pane con vino e zucchero.
Poi il terrore…..le mamme che chiamavano, i piedi gelati le mani ibernate, la neve e il sudore dentro il bavero.
A casa con i piedi sulla stufa a kerosene e i piedi con un dolore lancinante.
Joe Cocker apriva la Tv Dei Ragazzi alle 17 in punto: la sua canzone “She Came In Through The Bathroom Window” sigla di Avventura,….poi Scaramacai……La Nonna del Corsaro Nero, Roby e Quattordici, Gianni e Pinotto, Rin Tin Tin, Zorro con quel pirla del Tenente Garcia, BraccoBaldo Show, Yoghi&Bubu…..Mimì e il Coyote……
Preistoria…..
E la notte, sotto la coperta di lana, immaginavo ancora più neve.
Tanta da stare a casa da scuola per un mese.
Poi all’improvviso la paura: quel cappotto nero vicino alla porta….sarà Belfagor che entra?
Fabio Greggio per Pavia Fanpage gen 2024